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Mondiali Qatar 2022, parla Infantino: “Critiche ingiuste, sarà il più bello spettacolo mai visto”

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Domani inizia il mondiale in Qatar, ma non si placano le polemiche nei confronti della manifestazione, viste le tante limitazioni imposte e la densa nube di mistero che l’avvolge.

Pertanto, il presidente della Fifa Gianni Infantino, è sceso in campo per difendere il Paese dalle varie accuse mosse a suo carico, e lo ha fatto nella conferenza stampa inaugurale:

“Oggi ho belle sensazioni. Mi sento qatariota, mi sento africano, mi sento arabo, mi sento migrante, mi sento gay, mi sento un lavoratore migrante. Sono un figlio di lavoratori migranti. I miei genitori hanno lavorato molto duramente e in difficili condizioni. Ricordo come gli immigrati venivano trattati alle frontiere, quando volevano le cure mediche. Quando sono diventato presidente della Fifa, ho voluto vedere qui le sistemazioni dei lavoratori stranieri e sono tornato alla mia infanzia. Ma come la Svizzera a poco a poco è diventata un esempio d’integrazione, così sarà per il Qatar”.

Poi, ha proseguito: “Quello che sta accadendo in questo momento è profondamente ingiusto. Le critiche al Mondiale sono ipocrite. Per quello che noi europei abbiamo fatto negli ultimi 3000 anni, dovremmo scusarci anche nei prossimi 3000, prima di dare lezioni morali agli altri. Noi creiamo frontiere, rendiamo molte persone illegali nel tentativo di entrare nei nostri Paesi e molte ancora perdono la vita; in Qatar i lavoratori stranieri hanno tutto, anche l’assistenza sanitaria. Queste lezioni morali sono solo ipocrisia. Sono stato spesso ‘bullizzato’ da bambino, per il mio accento italiano in Svizzera e per i capelli rossi, ora sono orgoglioso di essere qui e di questo evento, che sarà il più bello spettacolo calcistico mai visto. Se si è orgogliosi della propria strada e si è convinti che sia quella giusta, bisogna aiutare gli altri a percorrerla”.

Chiosa finale dedicata al divieto di bere birra all’interno degli stadi:

“Personalmente, penso che i tifosi possano sopravvivere senza bere birra per tre ore”. 

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Fiorentina-Napoli, statistiche e probabili formazioni di stasera

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Il mesto Napoli 2023-2024 si appresta a vivere l’ultima trasferta di stagione e lo fa contro la diretta concorrente per l’ultimo posto europeo a disposizione. Contro la Viola, l’appuntamento è alle 20.45 allo stadio Artemio Franchi di Firenze.

I padroni di casa hanno vinto due delle ultime quattro partite contro il Napoli in Serie A (1N, 1P), tanti successi come nelle precedenti 15 sfide contro la squadra partenopea nella competizione (4N, 9P). Il computo generale è di 55 vittorie contro il Napoli nel torneo (40N, 52P), solo contro il Bologna (57) la squadra toscana ha ottenuto più successi contro una singola avversaria nella massima serie nostrana.

PROBABILI FORMAZIONI
Fiorentina (4-2-3-1): Terracciano; Kayode, Martinez Quarta, Ranieri, Biraghi; Arthur, Duncan; Nico Gonzalez, Beltran, Kouamé; Belotti. All. Italiano

Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera; Anguissa, Lobotka, Cajuste; Politano, Simeone, Kvaratskhelia. All. Calzona

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SSC Napoli a Castel di Sangro: ecco le date del ritiro

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In una trasmissione in onda in quel di ‘Tele A’, il sindaco di Castel di Sangro,  Angelo Caruso, ha anticipato le date del ritiro del Napoli in quel dell’Abruzzo.
L’avventura abruzzese avrà inizio il 25 luglio mattina, qualche dubbio rimane per quanto concerne il giorno del ritorno all’ombra del Vesuvio: presumibilmente dovrebbe essere l’8 agosto. “Si giocheranno tre amichevoli, verranno anticipate le date in conferenza stampa oggi pomeriggio. Probabilmente si giocherà con il Girona, mentre le altre avversarie dovrebbero essere una francese e una tedesca”, ha aggiunto il sindaco castellano

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La Juventus si aggiudica la Coppa Italia: è la 15esima volta

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Niente da fare per l’Atalanta che ha da aspettare per poter alzare al cielo un trofeo: la Coppa Italia se la aggiudica la Juventus, per la quindicesima volta nella sua storia.
I bianconeri l’hanno vinta di “corto-muso”, citando Max Allegri ormai con un piede e mezzo in partenza. È Vlahovic ad averla decisa: 1-0 e giochi finiti. E’ dell’attaccante serbo anche il raddoppio annullato dal Var che avrebbe messo in cassaforte il match a metà ripresa.
Al triplice fischio dell’arbitro Maresca, il mondo bianconero è esploso di gioia. Allegri chiude un trienno difficile con il trofeo all’Olimpico. Bagarre nel finale, il tecnico si infuria e viene espulso.

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